Era il 13 marzo scorso quando il Consiglio di Stato decretò la chiusura – per la presenza fisica – di tutte le scuole e di conseguenza di tutti i 14 Centri giovani del Cantone Ticino. Dopo alcuni giorni seguirono le direttive per gli over 65 e per gli assembramenti. Ma ben prima, ossia da circa inizio marzo, nella struttura del C’entro a Dongio erano già state implementate le prime misure di prevenzione mettendo a disposizione dei ragazzi del disinfettante per le mani e dei flyer esplicativi sulle misure da prendere per evitare possibili contagi. Infatti in quel periodo vi era già stato il primo caso accertato di Covid-19 in Ticino e un primo ragazzo infettato alla Scuola Spai di Bellinzona.
Nei primi giorni di marzo, dopo attenta riflessione, il C’entro ha sospeso il progetto musica e attraverso i social media (in un gruppo inerente la Valle di Blenio) si mette a disposizione a titolo di volontariato per occuparsi della spesa agli over 65. Verso il 18 marzo il C’entro si mette ufficialmente a disposizione dei tre Comuni della valle per sostenere la fascia di popolazione più colpita dalle direttive Covid-19. Scuole, esercizi pubblici, fabbriche ed edilizia sono chiusi, i contagi e purtroppo i decessi sono in aumento. Il 20 marzo il C’entro si mette a disposizione delle scuole elementari e medie per servizi di accudimento e si dota di una cospicua scorta di mascherine di protezione FFP1, di disinfettante per mani, per superfici, per pavimenti e di un termometro scanner. La struttura viene sanificata completamente. Dal momento della chiusura del 13 marzo ad oggi (18.5) ogni mercoledì il C’entro assicura una presenza fisica sul posto, occupandosi della manutenzione ordinaria della struttura e portando avanti lavori amministrativi d’ufficio.
Nel contempo, da metà marzo a metà maggio, il C’entro resta costantemente in contatto con i ragazzi frequentatori e i loro genitori, ma anche i contatti con il Cantone (DSS/UfaG) sono regolari e si resta pure in contatto con il sindaco di Acquarossa e la capo dicastero. A inizio maggio il Consiglio di Stato decreta la ripresa della scuola di presenza e anche in questa occasione il C’entro si mette a disposizione in caso di necessità in appoggio alle scuole elementari e medie, allo stesso tempo fa ufficialmente richiesta presso il DSS per un eventuale apertura in modalità extra scolastica/accudimento della propria struttura. A metà maggio, il responsabile del C’entro di Acquarossa – quale membro della commissione consultiva giovani del Consiglio di Stato – inizia a fare pressione per stilare un protocollo inerente a possibili aperture dei Centri giovani in Ticino proponendo eventuali strategie come autocertificazioni, frequentazioni possibili solo per gli assidui, possibilità di tracciamento, adeguamento degli spazi (distanze sociali), scanner, mascherine di protezione eccetera. Nel contempo chiede chiarimenti presso il medico cantonale a riguardo delle imminenti attività estive quali colonie, attività esterne ed eventuali campeggi. A fine maggio si è svolto un ulteriore incontro in tele-conferenza della commissione consultiva in merito a una possibile riapertura dei Centri giovani. Ad oggi il C’entro è sempre a disposizione dei servizi sociali del Comune di Acquarossa in attesa di una probabile apertura che potrebbe avvenire verso la prima settimana di giugno, ma una cosa deve essere chiara a tutti, anche il C’entro non sarà più come prima…
Christian Polti
Fonte: Voce di Blenio giugno2020
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