centro giovani da vivere
Promozione dell'infanzia e della gioventùLa Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 – ratificata dalla Svizzera nel 1997 – riconosce il minorenne quale soggetto a parte intera e quale componente integrante della società con diritti specifici e inalienabili, in particolare in difesa e per la promozione del suo benessere. Tra i diritti fondamentali si annoverano quello alla vita, allo sviluppo, alla cittadinanza, al nutrimento, alla cura, al sostegno, alla protezione, all’istruzione, alla libertà di pensiero e d’espressione. La Costituzione federale del 2000 esprime chiaramente il principio che i fanciulli e gli adolescenti esercitino autonomamente i propri diritti nel limite delle loro capacità e che vengano aiutati nel loro sviluppo e sostenuti nella loro integrazione sociale, culturale e politica, in modo che diventino persone indipendenti e socialmente responsabili. Anche la Costituzione del Cantone Ticino del 1997 contiene l’obiettivo di provvedere affinché i bambini possano disporre di adeguate condizioni di sviluppo, le famiglie vengano sostenute nell’adempimento dei loro compiti e le aspirazioni e i bisogni dei giovani siano presi nella giusta considerazione.
Le politiche giovanili hanno lo scopo di garantire il benessere dei giovani attraverso la valorizzazione delle loro risorse, quali autodeterminazione, responsabilità, creatività, fantasia e solidarietà. Esse danno sostegno ai giovani e alle famiglie che possono trovarsi in difficoltà, intervenendo sulle cause del disagio e limitandone le conseguenze. Attivano quelle misure volte a favorire lo sviluppo psico-fisico del giovane e il suo inserimento nella società tramite il diritto alla formazione, all’occupazione, alla protezione, alla salute, all’ascolto, ecc. Tra questi ci piace ricordare il sostegno alla realizzazione di centri d’attività giovanili, di progetti espressivi e ricreativi e di consessi partecipativi. Le politiche giovanili sono un compito che spetta alla confederazione, ai cantoni, ai comuni, a tutte le componenti della società e soprattutto ai giovani stessi. In questo senso, vanno segnalate quali riferimenti la Legge federale per la promozione delle attività giovanili del 1987 la cui revisione è prevista nel 2013 e la Legge giovani cantonale del 1996.
Il Cantone Ticino ha adottato gli Standard della promozione dell’infanzia e della gioventù in Svizzera che sono stati pubblicati recentemente dalla Conferenza dei Delegati cantonali alla promozione dell’infanzia e della gioventù (CPEJ). Grazie alla Legge giovani e al suo Ufficio giovani, il Cantone Ticino risponde alla maggior parte delle raccomandazioni della Conferenza CPEJ. Gli standard danno degli utili spunti di riflessioni a comuni, politici e giovani per come sviluppare le politiche giovanili a livello cantonale, regionale o comunale.
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 – ratificata dalla Svizzera nel 1997 – riconosce il minorenne quale soggetto a parte intera e quale componente integrante della società con diritti specifici e inalienabili, in particolare in difesa e per la promozione del suo benessere. Tra i diritti fondamentali si annoverano quello alla vita, allo sviluppo, alla cittadinanza, al nutrimento, alla cura, al sostegno, alla protezione, all’istruzione, alla libertà di pensiero e d’espressione. La Costituzione federale del 2000 esprime chiaramente il principio che i fanciulli e gli adolescenti esercitino autonomamente i propri diritti nel limite delle loro capacità e che vengano aiutati nel loro sviluppo e sostenuti nella loro integrazione sociale, culturale e politica, in modo che diventino persone indipendenti e socialmente responsabili. Anche la Costituzione del Cantone Ticino del 1997 contiene l’obiettivo di provvedere affinché i bambini possano disporre di adeguate condizioni di sviluppo, le famiglie vengano sostenute nell’adempimento dei loro compiti e le aspirazioni e i bisogni dei giovani siano presi nella giusta considerazione.
Le politiche giovanili hanno lo scopo di garantire il benessere dei giovani attraverso la valorizzazione delle loro risorse, quali autodeterminazione, responsabilità, creatività, fantasia e solidarietà. Esse danno sostegno ai giovani e alle famiglie che possono trovarsi in difficoltà, intervenendo sulle cause del disagio e limitandone le conseguenze. Attivano quelle misure volte a favorire lo sviluppo psico-fisico del giovane e il suo inserimento nella società tramite il diritto alla formazione, all’occupazione, alla protezione, alla salute, all’ascolto, ecc. Tra questi ci piace ricordare il sostegno alla realizzazione di centri d’attività giovanili, di progetti espressivi e ricreativi e di consessi partecipativi. Le politiche giovanili sono un compito che spetta alla confederazione, ai cantoni, ai comuni, a tutte le componenti della società e soprattutto ai giovani stessi. In questo senso, vanno segnalate quali riferimenti la Legge federale per la promozione delle attività giovanili del 1987 la cui revisione è prevista nel 2013 e la Legge giovani cantonale del 1996.
Il Cantone Ticino ha adottato gli Standard della promozione dell’infanzia e della gioventù in Svizzera che sono stati pubblicati recentemente dalla Conferenza dei Delegati cantonali alla promozione dell’infanzia e della gioventù (CPEJ). Grazie alla Legge giovani e al suo Ufficio giovani, il Cantone Ticino risponde alla maggior parte delle raccomandazioni della Conferenza CPEJ. Gli standard danno degli utili spunti di riflessioni a comuni, politici e giovani per come sviluppare le politiche giovanili a livello cantonale, regionale o comunale.